“Nata sotto il segno dei pesci “- cantava Venditti. In questo momento si dovrebbe aggiornare la canzone in “nata sotto il segno dell’ Aquarius”.
Come saprete, Salvini non ha permesso alla nave Aquarius di sbarcare nei porti italiani. Aveva saputo che sulla nave c’era abbondanza di uva di Nero buono, nero d’avola, nero di Troia ed anche Nerello mascalese. Ed avendo l’Italia una già grandissima abbondanza di tali uve, il Vicepremier ha messo il suo veto. Ritiene infatti queste uve a bacca rossa molto invasive e particolarmente aggressive. Se attecchiscono, diventano poi molto difficili da sradicare.
Pertanto la nave Aquarius ha raggiunto Valencia. Si presume che il vice premier l’abbia mandata li perché convinto che i vini di cui sopra si abbinino alla perfezione alla paella valenciana (tenuta presente la moda che vede come perfect match i ricchi piatti a base di pesce ed i vini non a bacca bianca, purché morbidi e poco strutturati.
Al contrario delle ONG, che si lanciano come avvoltoi, l’intento del buon Salvini è, e sempre sarà, di salvare… viti.
Altra preoccupazione di Salvini è pertinente al vino nomade, un vino che tende a crescere nei campi (nomadi ovviamente).
Matteo vorrebbe abbattere tutte le uve di questi campi, comprese di acini e raspo, con la ruspa. E farne un vino tipo il Tavernello.
Vero che non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma di tutte le uve nomadi un fascio, quello si. E censirle, anche quello si.
Sappiamo per certo che Salvini non riesce quasi a dormire la notte in preda a tutti questi pensieri. La Isoardi spesso si sveglia nel cuore della notte e vede le pupile di Salvini spalancate, in piena fase Rom ( non sono si badi bene, in fase Rem).
Forse il sonno di Salvini è agitato perché prima di andare a dormire si scola una intera bottiglia di vino.
So ad esempio che questo periodo sta apprezzando l’ottimo Rom…anico di Coletti Conti, un cesanese del piglio doc della Ciociaria.
Se li PIGLIO – dice Salvini alla sua amata Isoardi- li censisco tutti !
Cesanese DOC è l’altro vino che Salvini apprezza, un vino di OLEVANO Rom…ano dell’Azienda agricola Migrante.
E secondo voi, Olevano il campo rom ? O levano, o levano prima o poi.
La notte porta consilium, ed il migrante è al centro di tutto.
Anche degli attriti con l’Europa. Salvini ha attaccato la politica vinicola dell’UE definendola troppo Macron-biotica per la predilezione della Francia verso vini bio. Al confine con la Francia sembra di trovarci nel libro di Verne “Ventimiglia leghe Nord sotto i cala-mari giganti”. Si assiste cioè ad una lotta vera e propria di respingimento. E gli italiani sono stufi che coloro che non entrano in Francia, si accontentino poi della più vicina Franciacorta.
A chi crede che sia un buon auspicio di rinsavimento il fatto che Salvini abbia permesso alla nave Diciotti di approdare sulle coste italiane, volevo far notare che all’università il Matteo non eccelleva. Da sempre è abituato ad accettare anche ben volentieri…. Diciotti.
Meglio che niente….
Cocktail ? Negroni
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