IL BUONGOVERNO DI PRUGNOLO GENTILONI

Dopo le dimissioni di Renzi a fine 2016, Gentiloni ha accettato, con riserva, l’incarico di formare un nuovo governo. La riserva (di Renzi) accettava con riserva, mentre gli italiani si scolavano le migliori bottiglie ” riserva” per non pensare a quanto stava accadendo.

Da quando Gentiloni è il nostro nuovo Presidente del consiglio, bisogna ammettere che nel panorama politico italiano tira tutta un’aria del tutto nuova, una brezza dolce e gentile, anzi una brezza Gentiloni.

Molto meno appariscente l’ex ministro degli Esteri e sicuramente più discreto rispetto all’ex premier toscano Renzi. Molto bilanciato, con estrema gentilezza il Prugnolo Gentiloni, a piccole dosi, si muove nel complicato panorama politico italiano.

Una prugna gentile a governo, sperando che non ci purghi, visto l’effetto finale indotto dalle prugne. Un effetto tutt’altro che gentile.

Ad ogni modo, ad oggi del nostro Premier ricordo non tanto l’ abolizione dei voucher, ma quanto gli incontri con Muscat (Primo Ministro maltese e Presidente di turno della UE).

Praticamente il Prugnolo Gentiloni che incontra l’altro vitigno (aromatico) Muscat. Ma si fa presto a dire Muscat. Di quale Muscat si trattava? Di Muscat di Alessandria, di Muscat di Scanzo, di Muscat di Terracina, di Muscat rosa, di Goldmuskateller (in onore del presidente della commissione UE, Juncker) o del più celebre Muscat d’Asti ?  La risposta, non ce l’ho, rimarrete con un pugno di muscat in mano ! Fosse per me propenderei per il Muscat di Alessandria, detto anche Zibibbo, da cui si produce quel meraviglioso nettare il cui nome è passito di Pantelleria.

Nell’ultimo incontro tra i due di cui sopra, a cui ha partecipato anche Donald Tusk d’Almerita, si è parlato di sinergie per risolvere i problemi dell’immigrazione. Praticamente tra Muscat e Prugnolo Gentiloni si parla di sinergie oppure di uvaggio, di cuvee o di blend ?