#SFURSAT NELLA VAL…TELLINA

Signori a signori ecco a voi il principe delle maree enologiche della valtellina, anzi vista la foto nella valle delle telline.

Ecco a voi il re degli sforzi enologici, il re per eccellenza tra gli sfursat, eccovi l’unico 5 stelle che riesce a dare conforto a tutte le diverse fazioni politiche esistenti, l’unico vino che il buon Salvini riesce a bere con estrema goduria nonostante sia prodotto da NEGRI ( Nino Negri, cantina di Chiuro, provincia di Sondrio, per la precisione).

Le telline della foto sono puramente goliardiche, dal momento che l’etimologia di valtellina deriva in realtà da Teglio, un comune della provincia di Sondrio. In tedesco Teglio tra l’altro si dice Tell , e non mi stupirei che proprio da qui provenisse quel Guglielmo Tell celebre per il tiro (con l’arco) alle mele della non tropo distante valle di Non.

La Vallis Tellina o Vallistellina  è dunque l’etimologia latina della Valle di Teglio. E’ la valle dell’Adda , il cui nome fu probabilmente dato da un napoletano che doveva passare la notte all’aperto in questa fredda zona. Costui, accampatosi nei pressi del fiume, pronunciò la celeberrima frase : “Mamma che freddo, Adda passà sta nuttata ! “

Lo sfursat “5 stelle” di Nino Negri è il prodotto di punta della cantina Nino Negri. E’ una grande selezione che viene prodotta soltanto nelle migliori annate e con le migliori uve appassite di Nebbiolo (qui detto Chiavennasca).

Lo “Sforzato di Valtellina” o anche Sfursat di Valtellina DOCG viene vinificato in rosso.

Sfursat deriva non tanto dagli enormi sforzi che si devono fare per una viticoltura di montagna così difficile tanto da definirla eroica, quanto per il fatto che le uve surmature vengono appassite dopo averle disposte su graticci in locali asciutti e ben ventilati.

Un vino lo sfursat che ha molte analogie con l’Amarone, differenziandosi solo per i vitigni impiegati.

Se avete la fortuna di imbattervi in una bottiglia di Sfursat 5 stelle Nino Negri, bevetela subito abbinandoci non tanto un piatto di spaghetti alle telline ma piuttosto pietanze di carne rossa o selvaggina.