Ebbene si, sto rosicando come un matto, tutto il mondo enologico ( e non enologico ) è a Verona per la 50esima edizione del VINITALY.
Il Presidente della Repubblica Mattarella ha aperto le danze, mentre io sto sbracato mestamente sul divano a sentire piuttosto le cavolate di Salvini che ci polemizza sopra.
Poi vedo il Presidente del Consiglio Renzi, mentre parla delle straordinarie risorse economiche (da lui supertassate) del mondo enologico italiano. Vero che sei di fronte a grandi bevitori, ma questo tuo slancio patriottico non ce lo beviamo, caro Renzi.
Sempre sul mio divano, lo vedo bere grandissimi vini alla faccia nostra, mentre io sto tristemente a casa a guardarlo in TV (canone Rai+IVA del 22% su tutte le bottiglie di vino della mia modesta cantinetta).
Vedo Renzi fare l’occhiolino al fondatore della più importante piattaforma di e-commerce Alibaba. Scopro che è cinese. Come si chiama ? MA. Jack MA ! Ma sti caz, esclamo di getto, dal momento che io personalmente da Alibaba non ci ho mai comprato nulla.
Potrei riassumere quanto detto fino ad ora qui sopra con poche parole : Al Vinitaly c’erano Alibaba ed i 40 ladroni ( i soliti politici, ndr) !
Apriti sesamo. Anzi mi apro piuttosto un bel vino bianco che è meglio. Affogo i dispiaceri nell’ alcol, e mi attacco appunto al cacchione, metafora azzeccata del mio stare lontano dal mondo enologico che conta e dal jet-set dei migliori vignerons italiani.
Perchè, checchè se ne dica, partecipare al Vinitaly è sempre un’esperienza fantastica, che regala emozioni uniche. Respirare l’atmosfera deI “mondo che beve” è un privilegio per pochi, così come avere un lavoro che abbia il vino come protagonista!
Nella foto potete vedere il mio amico POLIPINOT BIANCO, che si aggrappa saldamente al cacchione della “cantina Bacco” di Nettuno, provincia di Roma.
Cacchione , o anche Bellone (ma mai Bellone Cacchione, sarebbe troppo ridondante), è una varietà locale di quell’ uva che Plinio citava come Pantastica. Gioco di parole ( e qui sono serio ) di uva-pane proprio perchè i contadini dell’antica Antium gustavano questo vino insieme al pane.
E’ un’uva a bacca bianca dagli acini rotondi coltivata nella zona di Nettuno, città in cui si festeggia ogni anno ad ottobre la festa del cacchione : tutti gettano per le strade della città quintali di acini ben maturi. Saranno poi gli stessi abitanti di Nettuno, detti per l’appunto i netturbini, a pulire il giorno dopo la città. Voi direte, che festa strana ! Ed infatti è proprio una festa… del cacchione.
Il vino più famoso con uve di cacchione/bellone è l’ Antium Bellone 2014 di Casal del Giglio, che ha ricevuto il premio 3 bicchieri – Gambero Rosso 2016.
Il vino della foto è un Cacchione Nettuno D.O.P. Al gusto la componente acida si rivela decisamente più marcata di quella della freschezza. Leggermente fruttato, con sentori di agrumi. Non troppo persistente, alla fine si mostra un vino senza troppe pretese, semplice ma piacevole. Un vino che non si rivela contrariamente a quanto ce lo saremmo aspettati, … mouth filling. E meno male, oserei dire !
VOTO finale : 4 beveruni ( su 10 )
Sito della cantina Bacco: http://www.cantinabacco.it/index.php/it/
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